martedì 10 giugno 2014

Ho letto qualcosa di interessante – N.1


ELLEN LANGER, professore di Psicologia Harvard University, autrice di numerosi saggi e ricerche sulla Mindfulness
Dall’intervista “Mindfulness in the Age of Complexity” a ELLEN LANGER, pubblicata su HRB Global Edition, marzo 2014
a cura di Valeria Degiovanni

Ellen in questa intervista spiega come la mindfulness sia importante per il management e porta dei dati di ricerca a supporto, in particolare sottolinea che la mindfulness:
·       promuove innovazione (vedi ricerca sui nuovi utilizzi di una colla 3M le cui vendite erano fallite)
·       rende i leader più carismatici (vedi studio sulle venditrici con migliori risultati)
·       libera le relazioni professionali dal giudizio (vedi studio sui tratti che valutiamo positivamente e negativamente di noi stessi)

Ho scelto alcuni passi da commentare con voi:

“Life consists only of moments, nothing more than that. So if you make the moment matter, it all matters”
La Mindfulness  è la capacità di stare nel momento, osservare attivamente, in modo aperto e non giudicante ciò che è nel nostro presente. Ogni singolo momento è importante, è nuovo, è diverso. Ogni esperienza, che ci piaccia o meno, può essere incontrata e accolta. In questo modo, la vita, che è fatta di tanti piccoli attimi sarà vissuta pienamente.

We all seek stability. We want to hold things still, thinking that if we do, we can control them. But since everything is always changing, that doesn’t work. Actually, it causes you to lose control.
Una persona mindful è aperta all’inevitabile cambiamento delle cose, sa sostare nell’incertezza, consapevole dell’ansia che può generare e attenta a non re-agire impulsivamente al proprio bisogno di controllare le situazioni, piuttosto che rispondere saggiamente e creativamente ai problemi.

When you’re mindful, rules, routines, and goals guide you; they don’t govern you.
La mindfulness ci aiuta a dare un senso alle cose che facciamo e alle regole che seguiamo, sia al lavoro che nel privato, per essere pienamente presenti e congruenti con le differenze che ci appartengono, intese come valore imprescindibile di una organizzazione e di un sistema interdipendente in senso lato.

I’ve been studying this for nearly 40 years, and for almost any measure, we find that mindfulness generates a more positive result. That makes sense when you realize it’s a superordinate variable.

La mindfulness porta a migliori risultati, indipendentemente dall’ambito in cui ci muoviamo. E’ una variabile trasversale al tipo di attività che stiamo svolgendo, è una qualità della persona che si esprime attraverso l’attenzione, l’intenzione e l’atteggiamento con cui vive le proprie esperienze. Qualunque cosa facciamo - dal mangiare un panino al parlare con l’Amministratore Delegato, dal suonare uno strumento al vendere un prodotto o servizio, dal fare sport al guidare una riunione, dal discutere con nostro figlio allo scrivere un report – noi possiamo farlo in modo mindful o mindless. La differenza sta nel livello di presenza e consapevolezza che mettiamo su quello che stiamo facendo in quel momento e nel livello di distrazione che invece può arrivare dai pensieri e dalle emozioni. Distrazioni della mente che è ancora attaccata a ciò che è successo poco prima o a ciò che deve fare subito dopo, piuttosto che preoccupata di soddisfare delle aspettative o di evitare il giudizio, o ancora spostata sui tanti pensieri e stati d’animo che riguardano la vita lavorativa, familiare, sentimentale, amicale, ecc. La mindfulness porta a migliorare le prestazioni perché insegna ad accorgerci delle distrazioni, lasciar andare tutto ciò che non è presente e riconoscere i pensieri distraenti come semplici prodotti della nostra mente, aumentando la focalizzazione su quello che stiamo realmente facendo.

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